BikiniOff e altre app per creare deepnude senza consenso: il pericolo delle tecnologie di manipolazione delle immagini

Il “deep fake è una tecnica che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per modificare in modo iperrealistico immagini, video o audio, andando a deformare in modo impercettibile la realtà. Il deep nude”, invece, è una sottocategoria del “deep fake”: in questo caso, con appositi software, si è in grado di spogliare un soggetto, creando così un’immagine di nudo realizzata artificialmente.

Già nel 2020 il Garante si era occupato di tali tematiche e aveva aperto un’istruttoria nei confronti di Telegram, canale tramite il quale venivano diffusi questi bot. In seguito, l’Autorità aveva fornito una scheda informativa connessa ai possibili rischi dell’uso di queste tecnologie, così da sensibilizzare gli utenti.

In questi giorni, a seguito della scoperta di molteplici applicazioni, quali BikiniOff e DeepNude, si è nuovamente volto lo sguardo su tale argomento. Queste app, manipolando foto di individui, nello specifico di minorenni, riescono a ricreare contenuti falsi in modo sofisticato. Tramite tali software si riesce a inserire il volto di un soggetto su un corpo non suo, adeguandone le proporzioni, in modo da trarre in inganno anche il più attento osservatore.

Le conseguenze sono molto pesanti, soprattutto dal punto di vista giuridico: si pensi a quanto possa essere compromessa la dignità delle persone coinvolte oppure alla possibile configurabilità di reati come l’estorsione, la diffamazione, il revenge porn, la pedopornografia e così via. Non sono da sottovalutare neppure i risvolti inerenti al mondo privacy e al trattamento dei dati personali. Si tratta, infatti, di sistemi in grado di creare, manipolare e diffondere immagini senza il consenso del soggetto interessato. Spesso sono coinvolti soggetti minorenni, come ad esempio nel caso di alcuni ragazzi del liceo di Roma, vicenda oggetto di numerosi articoli di giornale

Le preoccupazioni sono di varia natura, poiché si discute di strumenti che ledono in modo importante il diritto alla privacy delle persone coinvolte, andando ad intaccare la loro dignità e reputazione.

Deep fake: come difendersi e proteggere la propria privacy online

Per contrastare il fenomeno di deep fake o di deep nude, le grandi imprese del digitale potrebbero sviluppare algoritmi o sistemi di segnalazione in grado di far fronte a queste eventualità. Quanto invece alle Autorità di controllo, ad esse spetta il compito di prevenire e sanzionare possibili violazioni.

Prima di tutto ciò, però, di fondamentale importanza sarebbe sensibilizzare gli utenti ponendo l’accento sulle implicazioni e sui rischi dell’utilizzo delle intelligenze artificiali, educando le persone sull’importanza della privacy online e sul corretto e responsabile utilizzo dei social e delle app di messaggistica. A titolo esemplificativo, degli efficaci strumenti di prevenzione e difesa potrebbero essere:

  • evitare di diffondere o condividere in modo incontrollato immagini raffiguranti persone, specie nel web (leggi il nostro articolo Dating online e San Valentino: attenzione alla privacy);
  • imparare a distinguere un’immagine reale da una artificiosa;
  • in caso di dubbi su eventuali violazioni, rivolgersi ad autorità di polizia o al Garante per la protezione dei dati personali.

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