Dark Web Report: la nuova funzionalità di Google per verificare se i propri account sono stati compromessi

Le violazioni dei dati personali e gli attacchi informatici sono sempre più frequenti, con un’ampia diffusione di data breach che si verificano quotidianamente.

In risposta a questa situazione, Google ha deciso di implementare una nuova funzionalità chiamata “Dark Web Report” all’interno di Gmail, al fine di aumentare la sicurezza degli account utente attraverso la scansione del Dark Web. Questa funzionalità mira a verificare se gli indirizzi email degli utenti siano finiti nell’underground del web e, considerando il grande numero di account Gmail, offre un incredibile potenziale per proteggere i dati personali degli utenti.

Nella maggioranza dei casi, queste fughe di dati sono il risultato di attacchi mirati a siti web o servizi di terze parti a cui gli utenti si sono registrati. Gli hacker o i gruppi di cybercriminali utilizzano varie modalità per ottenere le credenziali degli utenti, tra cui gli infostealer (ovvero software malevoli, come i malware) e le violazioni di dati sui siti web.

Di recente, ad esempio, la rivista online Red Hot Cyber, specializzata in tecnologia e sicurezza informatica, ha reso noto che 10 milioni di credenziali di utenti italiani erano in vendita a 53 euro su un canale underground russo. Questo è solo uno dei molti casi italiani che destano preoccupazione, come l’attacco informatico subito da Fastweb nel 2021, che ha portato al furto di oltre 2 milioni di dati personali degli utenti.

Attualmente, il servizio “Dark Web Report” è disponibile solo per gli utenti negli Stati Uniti ed è offerto gratuitamente al pubblico, a differenza del passato in cui era un servizio a pagamento per gli iscritti statunitensi a Google One. Tuttavia, big G ha dichiarato l’intenzione di volerne estendere l’utilizzo ad altri paesi.

Questo strumento rappresenta una tutela in più, in aggiunta ad altre misure adeguate per proteggere i propri dati da tentativi di attacchi informatici. Tra queste, l’autenticazione a più fattori (Multi-Factor Authentication), l’utilizzo di password complesse e diverse per ogni account, l’installazione di software sicuri e il costante aggiornamento dei propri dispositivi.

Oltre a questi accorgimenti, grazie a “Dark Web Report” gli utenti possono beneficiare di analisi periodiche condotte da Google ed essere informati di eventuali violazioni che coinvolgano le proprie email. Nel caso in cui vengano individuate informazioni personali, come nome, indirizzo, email, numero di telefono all’interno di fughe di dati nel Dark Web, gli utenti di Gmail riceveranno un avviso di allerta e saranno guidati nelle azioni da intraprendere per proteggersi.

Chiaramente, se un utente desiderasse evitare di essere monitorato, ha la possibilità di eliminare qualsiasi informazione dal proprio profilo o di interrompere il monitoraggio effettuato da Google in qualsiasi momento.

Non è la prima volta che un’azienda si preoccupa di avvisare gli utenti in caso di violazioni delle loro credenziali. Ad esempio, Firefox Monitor è un servizio che verifica la sicurezza delle email da diverso tempo. Questo servizio, offerto da Mozilla, analizza eventuali data breach delle credenziali avvenuti dal 2007 in poi e, se rileva una violazione, suggerisce le azioni da intraprendere per proteggere l’account, migliorandone la sicurezza (scopri i nostri servizi di cybersecurity). Altri servizi simili sono quelli offerti dai maggiori password manager online (es. 1Password Watch Tower)  e da società di threat intelligence come Swascan.

Questa funzionalità sarebbe utile anche in Italia?

Questa funzionalità sarebbe estremamente utile anche in Italia. Considerando l’aumento dei frequenti attacchi informatici che coinvolgono il nostro paese (con un incremento del 169% rispetto al 2021), è evidente che in Italia c’è un urgente bisogno di strumenti di sicurezza come quello attualmente offerto da Google agli utenti negli Stati Uniti.

2 commenti su “Dark Web Report: la nuova funzionalità di Google per verificare se i propri account sono stati compromessi”

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