Boom di infezioni sui dispositivi MAC

La leggenda per la quale i dispositivi di Cupertino “non prendono virus” è definitivamente smontata dal rapporto di malwarebites riguardo alle infezioni rilevate nel 2019.

E’ importante infatti che gli utenti abbiano chiaro un concetto, che nell’ambito della sicurezza informatica deve essere limpido: non esiste un sistema operativo o software inattaccabile, tantomeno se ad utilizzarlo è un utente umano, che può commettere errori, essere imprudente o farsi ingannare dall’ingegneria sociale. Chi dice il contrario sta semplicemente mentendo.

Quanto è grande il problema? 

Numericamente parlando il rapporto mette in luce una realtà preoccupante, tra il 2018 e il 2019 il numero di dispositivi infettati è più che raddoppiata, superando di gran lunga il numero di dispositivi Microsoft ugualmente attaccati con successo.

Le ragioni di tale incremento sono da ricercarsi tuttavia nelle seguenti cause:

  • l’inclusione nella categoria dei malware di adware e PUP (Potentially Unwanted Programs), entrambi presentano per il momento una pericolosità relativamente bassa in termini di impatto rispetto ad un trojan o un ramsonware.
  • Un aumento degli utenti in possesso di dispositivi MAC, che comporta di conseguenza una maggiore attenzione a tale OS da parte degli hacker.
  • Infine, una più capillare distribuzione del software malwarebites, con conseguente maggior numero di minacce rilevate.

In termini qualitativi la situazione sostanzialmente si ribalta, le infezioni dirette a sistemi operativi mac sono infatti generalmente meno impattanti rispetto a quelle dirette a dispositivi Microsoft.

Questo non per una maggiore sicurezza del sistema operativo, ma perché gli attachi più frequenti  mirano più a fare profitti, tipicamente attraverso l’advertising, che a rendere inservibile il dispositivo attaccato come nel caso del diffusissimo adware chiamato NewTab (che ha come obbiettivo proprio mac) il quale si installa come un’estensione del browser e reindirizza le ricerche online digitate.

Ad ogni modo il primo malware tradizionale (esclusi quindi adware e PUP) per Mac (OSX.Generic.Suspicious) si trova solo al 30esimo posto nella classifica dei più diffusi, con l’ambiente Windows che rimane al momento il più minacciato in termini di virulenza.

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