Cookie wall, consenso e pubblicità online: una questione non risolta

Il Consiglio di Stato francese ha messo in luce le difficoltà europee a trovare il giusto equilibrio tra privacy e business in relazione all’utilizzo dei cookies, eccependo le linee guida del CNIL, il Garante francese.

Le due questioni si allacciano in maniera stretta, la pubblicità online infatti è sempre più fondamentale per lo sviluppo del proprio business, ma dovendo, per poter funzionare correttamente, installare una serie di cookie anche particolarmente invasivi all’interno dei terminali degli utenti, deve scontrarsi necessariamente con la tematica del consenso degli stessi.

Con decisione del 19 giugno 2020, il Consiglio di Stato francese ha infatti in buona sostanza convalidato le linee guida su cookie e dispositivi di tracciamento rilasciate a luglio 2019 dal CNIL, ma ha sollevato una questione fondamentale: il divieto assoluto e generale di fare ricorso al cookie wall andrebbe oltre alle intenzioni del legislatore e non potrebbe pertanto essere contenuto in un atto gerarchicamente inferiore come le linee guida.

Cookie wall e consenso

Con cookie wall si intende quella pratica con la quale viene artificialmente impedito l’accesso ad un sito internet qualora l’utente non accetti l’installazione dei cookies, a detta del CNIL tale interruzione arbitraria della fruizione dei contenuti invaliderebbe il consenso dell’utente che non risulterebbe essere libero.

In Italia la questione è già stata affrontata dal Garante per la Protezione dei dati personali con provvedimento emanato nel Maggio del 2014, imponendo che all’utente sia sempre e comunque garantita la possibilità di rifiutare l’installazione dei cookie senza alcuna conseguenza, ivi compreso il diniego della possibilità di accedere ai contenuti del sito.

La raccolta di tale consenso avviene in generale attraverso il banner che appare quasi sempre quando “atterriamo” su un nuovo sito,  nel quale possiamo in generale scegliere una navigazione che comporta la profilazione dell’utente o una maggiormente anonima, che comprenda esclusivamente i cookie necessari al funzionamento del sito stesso, quelli statistici anonimi e quelli pubblicitari legati però al contenuto del sito stesso, e non alle abitudini dell’utente, senza alcun tipo di penalizzazione nei confronti di quest’ultimo, ovviamente.

Il punto del consiglio di Stato Francese

Il consiglio di stato francese si focalizza in particolare su di un punto: non tutti i siti sono uguali e per alcuni l’integrazione del banner potrebbe risultare svantaggiosa a causa della creazione di una discontinuità nella fruizione del servizio. E’ il caso dei siti di informazione, mentre a contrario, in un social network è normale incontrare un punto di discontinuità rappresentato dal login.

Attualmente, però, nonostante la richiesta degli editori europei (che hanno richiesto all’EDPB di risolvere la questione) non è arrivata ancora una decisione definitiva e rende ben evidente la difficoltà a contemperare queste due questioni di fondamentale importanza.

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